Un nuovo, raro, vino che racconta un altro volto del Sud Italia:
Bianco di Negroamaro, l’ossimoro delle cantine Claudio Quarta.
Una sfida, un ossimoro, l’armonia dello yin e dello yang: benvenuto al nostro Bianco di Negroamaro! In uscita oggi, questo nuovo vino è prodotto in quantità minime, utilizzando metodi estremamente selettivi e una meticolosa attenzione nei processi.
Senza la pressione di creare grandi volumi c’è tutta la libertà di lavorare per la perfezione, di produrre i vini nella loro espressione più sincera e pura.
Claudio Quarta utilizza per tutti i vini solo la prima spremitura dell’uva, mentre per il Bianco di Negroamaro è stata usata soltanto la prima metà della prima pressatura, questo significa che occorre molta più uva per fare una singola bottiglia.
Per via della potenza del gusto derivante dall’utilizzo al 100% di frutta rossa come il Negroamaro, può essere una vera sfida raggiungere un Blanc de Noir equilibrato. Utilizzando i grappoli del migliore Negroamaro, siamo riusciti ad ottenere un bianco dal gusto potente, con una buona consistenza e un grande equilibrio.
Abbiamo raccolto a mano le uve nelle ore più fresche della mattina, usando come di consueto il ghiaccio secco in ogni fase per evitare l’ossidazione, e le abbiamo accompagnate, letteralmente appoggiate gentilmente, con estrema cura, in ogni passaggio. La sfida? Mantenere tutti gli acini integri fino alla pressatura soffice orizzontale, effettuata a 0,1 bar con la sgronda aperta e senza effettuare precedentemente la diraspatura.
Siamo nella DOP Lizzano, nella nostra cantina Tenute Eméra, dove valorizzare e raccontare il Negroamaro, il vitigno principe di questi territori sin dai tempi più antichi, è uno dei nostri più piacevoli doveri. Con questo progetto, volevamo massimizzare l’espressione di un singolo vitigno, conferendo massima qualità e dignita.
Da anni avevamo in mente di produrre questo vino, per raccontare tutti i colori del Negroamaro, il suo intero spectrum. L’anno scorso non siamo riusciti a preservare integri gli acini e il mosto si è tinto leggermente di rosa: con nostro grande disappunto, il progetto era fallito. Quest’anno, invece, tutto è andato alla perfezione.
Brillante, con un’attraente nuance di oro rosa, è un vino eccezionalmente complesso, con ricche note di acacia e gelsomino. Rivela una nuova, densa, rotondità, accompagnata da una freschezza primaverile che richiama i sentori di camomilla e mimosa e allieta le papille gustative dopo il sorso, equilibrando la ricchezza e la potenza e lasciando una sensazione di freschezza piena.
Un vino gastronomico al suo culmine, che sembra unire lo “yin” con lo “yang”. Ossimorico ed emozionante. La complessità e la potenza di questo interessante vino ne fanno un partner perfetto per piatti di diversa intensità di gusto. Da un buon primo ai frutti di mare a tutta la cucina di mare, dai risotti bianchi ai formaggi. Sarà interessante esplorare nel tempo come saprà abbinarsi a formaggi stagionati e piatti di maggiore intensità.
E adesso abbiamo sete!
UNA GALLERIA DI IMMAGINI DALLA VENDEMMIA 2019
BIANCO DI NEGROAMARO
SCHEDA VINO
Cantina: Tenute Eméra di Claudio Quarta
Produzione: 3300 btg
Prima vendemmia: 18 settembre 2019
Singolo vigneto
Terreni: di medio impasto, presenza di scheletro, silice e sabbia.
Tag:bianco di negroamaro, nuovo vino, tenute eméra, vino pugliese